In questo grado verosimilmente, in qualche modo si ripercorrono i passi dell’apprendista, chi entra nel quarto grado è un maestro massone quindi con una esperienza già consolidata, partiamo dal presupposto che sia già abbastanza preparato che conosca la cabala l’alchimia e l’esoterismo massonico in senso stretto. Bene a questo fratello esperto gli viene presentata una situazione completamente diversa rivoltando completamente le cose consuete, gli viene detto che il grado di maestro segreto è un “Grado Ebraico” e basta. Non si parla più di alchimia di cabala del pavimento a scacchi etc. osserviamo la simbologia ma questa ha un’altra chiave di lettura, le gocce argentate sui teli esposti a lutto non sono più gocce di mercurio alchemico, l’urna contiene ceneri non più una salma, ed il neo maestro segreto sperimenta la perdita dei punti di riferimento esortato a ricollocarsi sotto un’altra angolatura. Il primo fondamentale insegnamento del grado è questo: l’umiltà, poi l’obbedienza a cui ci si deve sottoporre perché i fratelli più esperti dovranno insegnarci il linguaggio nuovo che permetterà di riforgiarci nuovamente come le spade degli eroi della mitologia nordica, che devono essere di nuovo fuse per poter essere ritemprate. Via via ripercorreremo le strade dell’Arte Regia, ma successivamente nei gradi successivi. Ora dobbiamo spaziare nel grado appena acquisito limitati nella nostra ricerca dai nuovi limiti che ci sono stati imposti.